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Primopiano
La Brexit lascia fuori le isole Falkland/Malvine: i timori dei residenti, le speranze dell'Argentina
Un'economia in pericolo
La Brexit rimette in discussione gli equilibri nell’Atlantico meridionale e riaccende i riflettori sulle Isole Falkland/Malvine. Secondo quanto stabilito nei negoziati tra UE e Regno Unito, le isole infatti non beneficeranno dei vantaggi commerciali, fiscali e doganali riservati a Londra dopo la Brexit.
Questo significa che i prodotti provenienti dalle isole potrebbero essere soggetti a dazi doganali.
Una minaccia per l'economia delle isole, che si basa sull'esportazione del 90% della sua pesca in Europa. I residenti sperano di mantenere lo status quo, poiché il 60% delle entrate del governo locale proviene dal settore legato alla pesca e il 40% del PIL dipende da questo rapporto speciale con l'UE.
Teslyn Barkman, membro dell'Assemblea legislativa delle Falklands/Malvine, dice a Euronews che la loro richiesta è incredibilmente semplice:
"Vogliamo solo continuare a poter commerciare in maniera vantaggiosa per noi e per l'UE. I nostri calamari sono apprezzati ovunque all'interno dell'UE: in Italia, in Francia, chiunque può gustare i nostri calamari di alta qualità e vogliamo continuare ad avere questa opportunità”.
Malvinas, i paesi iberoamericani a sostegno dell’Argentina: “Soluzione definitiva al più presto”
I paesi iberoamericani rinnovano il loro appoggio all’Argentina in merito alla disputa sul reclamo di sovranità sulle isole Malvinas. Durante i lavori del 27esimo Vertice iberoamericano, i paesi membri hanno invitato alla ripresa dei negoziati tra Buenos Aires e Londra per raggiungere “una rapida soluzione”, nei termini delle risoluzioni finora adottate nell’ambito delle Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali.
malvinas sostegno paesi iberoamericani
Gli stessi paesi dell’area iberoamericana appoggiano inoltre la contrarietà dell’Argentina alle azioni unilaterali di esplorazione e sfruttamento delle risorse naturali da parte del Regno Unito. E la sua condanna all’aumento della presenza militre britannica nell’area contesa.
Secondo i paesi iberoamericani, difatti, la presenza militare britannica è “incompatibile con politiche che tendono alla costruzione di una soluzione pacifica della controversia tra Argentina e Regno Unito” sulla sovranità delle Malvinas, Georgia del Sud e isole Sandwich Australi.
In tal senso, vengono richiamate le risoluzioni Onu che stimolano il segretario generale a portare avanti azioni per riattivare colloqui bilaterali per una soluzione pacifica nel minor tempo possibile. E, inoltre, una soluzione definitiva “a questa particolare situazione coloniale così come definita dalle stesse Nazioni Unite”
Il lungo viaggio della nave militare per consegnare i vaccini a una delle comunità più remote del mondo
La HMS  Forth ha  consegnato dosi del vaccino AstraZeneca ai 200 abitanti di Tristan da Cunha dopo un viaggio di 2.200 miglia, con partenza dalle isole dalle Falkland.
Londra – Al termine di un viaggio che non ha risparmiato brutte sorprese, complice il maltempo, la nave militare della Royal Navy britannica HMS Forth ha consegnato un carico di vaccini a una delle comunità più remote del mondo: Tristan da Cunha, un'isola che si trova a circa 1.500 miglia nautiche a ovest del Sud Africa. HMS  Forth è  stata la prima nave a fare scalo sull'isola da otto mesi e la prima nave della Royal Navy a visitarla in sei anni.
HMS  Forth ha  consegnato dosi del vaccino AstraZeneca agli abitanti di Tristan da Cunha dopo un viaggio di 2.200 miglia, con partenza dalle isole dalle Falkland.
Tristan da Cunha non ha aeroporto e il suo unico porto non è utilizzabile durante l'inverno dell'emisfero meridionale; ciò significa che i 200 abitanti dell'isola dipendono da una finestra temporale ristretta per il rifornimento marittimo.
La HMS  Forth , che fa parte della presenza permanente della Royal Navy nelle Falkland, ha percorso l'ultimo miglio senza soste per consegnare il vaccino sull'isola.
La Royal Air Force aveva in precedenza consegnato il carico da una base aerea vicino a Londra alla RAF Mount Pleasant nelle Isole Falkland. In un'ora, le fiale di vaccino erano state trasferite in un deposito sicuro a bordo della Forth.
Il viaggio di andata e ritorno a 4.400 miglia nautiche ha rappresentato una sfida per il comandante della nave, essendo pericolosamente vicino al limite massimo di autonomia, pari a 5.500 miglia nautiche. Non essendo previste soste, l’equipaggio ha dovuto ridurre al minimo l'impatto del consumo di carburante, così come dei venti e delle correnti.
Le dosi consegnate sull'isola garantiranno la vaccinazione dell'intera popolazione adulta.