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Bolivia, presunto avvistamento di un alieno simile al famigerato 'chupacabra'
Secondo quanto riferito, il presunto alieno avrebbe lasciato dei cerchi sull'erba nel luogo in cui presumibilmente sarebbe partito per una destinazione sconosciuta a bordo della sua "imbarcazione".
Una sospetta creatura extraterrestre sarebbe stata avvistata nella città di Santa Cruz in Bolivia in seguito al presunto avvistamento UFO nell'area. Lo riporta il Daily Express, citando i media locali.
Secondo il quotidiano, il presunto alieno è stato descritto come alto circa 30 centimetri e somigliante a una mitica creatura folcloristica nota come chupacabra.
Chiamata dagli alieni? Un segnale da Proxima Centauri
Secondo quanto riferito, l'arrivo della creatura sarebbe stato preceduto da un "alone di luce" nel cielo.
"Quando l'oggetto è entrato nel cielo, c'è stato uno schianto, come un tuono", ha detto un appassionato di UFO di nome Javier Aliaga.
La creatura aliena alla fine sarebbe ripartita a bordo della sua "imbarcazione", aggiunge il giornale citando i testimoni oculari, con solo dei cerchi nell'erba rimasti nel sito di decollo.
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La Dorsale degli abissi. Scoperto un nuovo mondo sottomarino nel Pacifico del SudC’erano notizie sulla sua esistenza. Si sapeva che laggiù, in fondo al mare, negli abissi più scuri del Pacifico meridionale, si stagliava il solito paesaggio lunare. La continuazione del profilo che appariva sulla terra, con la pianura e poi le colline che culminavano con le Ande, i loro picchi, per poi scendere di nuovo con l’immensa giungla che si estendeva a perdita d’occhio. Si immaginava ma non si aveva certezza. Fino al 22 marzo scorso. Il comandante della Carasco, una nave oceanografica della Marina peruviana, sente gridare dalla sala radar: “Eccola, ecco la cordigliera!”. Sugli schermi in 3D appariva il profilo del sottosuolo marino. Scendeva fino a 3 mila metri e poi risaliva a 1800. Riproduceva esattamente lo stesso che si vedeva in superficie, sulla costa e verso l’infinito. Poteva essere normale: l’acqua dell’Oceano interrompeva solo quello che si vedeva in superficie, sul suolo del Pianeta. Ma era qualcosa di più: quegli uomini avevano confermato l’esistenza di una dorsale lunga 2.900 chilometri, fatta di montagne e valli, coni di origine vulcanica, canyon e poi altre vette con altri affossamenti. Tutti sommersi dall’acqua. Si estendevano dall’Isola di Pasqua, 3500 chilometri dalla costa cilena, fino a Paracas, 300 a sud di Lima. Si chiama la Dorsale di Nazca, dal nome della civiltà preincaica che visse quell’area tra il I e il IV secolo; la stessa delle più famose linee, solchi tracciati per terra per disegnare animali e simboli che molti attribuiscono a riti religiosi ma altri a segnali per creature aliene e aiutarle ad atterrare. . |
Perù: Pedro Castillo, maestro comunista sorpresa elezioni
LIMA, Con oltre il 70% dei voti scrutinati, l'insegnante comunista Pedro Castillo si conferma la prima scelta alle elezioni presidenziali tenutesi ieri in Perù, mentre continua la battaglia voto per voto tra tre candidati di destra per aggiudicarsi un posto al ballottaggio del prossimo 6 giugno. Castillo è considerato la sorpresa delle elezioni presidenziali, dalle quali emerge l'estrema frammentazione politica del Paese. Cinquantuno anni, insegnante di scuola elementare della regione di Cajamarca, ha acquisito notorietà a partire dal 2017, quando ha guidato un grande sciopero nazionale degli insegnanti che ha interrotto le lezioni per tre mesi. Con una campagna inizialmente sottotono, il candidato ha visto crescere la sua popolarità nelle ultime settimane, spinto dai settori della sinistra peruviana che non hanno voluto accettare la candidata progressista moderata Verónika Mendoza, del blocco Juntos por el Perù. Tra le sue proposte, il partito di Castillo parla di una nazionalizzazione delle imprese energetiche e di aumentare la spesa statale per l'istruzione nel Paese. Durante la campagna elettorale, Castillo ha annunciato che in caso di vittoria chiederà di istituire un'Assemblea Costituente per cambiare la Costituzione del 1993, redatta dopo l'"autogolpe" dell'ex presidente Alberto Fujimori. Promette inoltre la formazione di una nuova Corte costituzionale eletta dal popolo invece che dal Congresso. Castillo si è ripetutamente espresso contro gli studi di genere nelle scuole, nonché sui diritti sociali come il matrimonio paritario tra persone dello stesso sesso. Sulla questione dell'aborto ha dichiarato che, sebbene lui sia contrario, sarà un tema affrontato dall'Assemblea costituente. Le sue proposte hanno convinto il Perù rurale, dal quale ha ricevuto la maggioranza dei consensi. Durante la sua campagna, Castillo si è sforzato infatti di mettere in luce le sue origini umili e andine, simboleggiate dal cappello di paglia che indossa sempre, tipico dei contadini della provincia di Chota dove è nato, e dal cavallo sul quale si è recato al seggio per votare domenica.
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