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SITUAZIONE DEI SERVIZI CONSOLARI. – SEGUITE L`ESEMPIO   DEL CONSOLE GENERALE DI VANCOUVER, MESSINEO
La situazione dei servizi consolari non e` poi così disastrosa – Basta seguire l`esempio del Console Generale di Vancouver.  Mentre i nostri politici, eletti all`estero, fanno a gara a chi la può sparere più grossa sull`enefficienza dei nostri consolati e i ritardi dei servizi ai cittadini italiani, io mi dissocio dal grido a volte esagerato, per motivi di bottega,   di chi spara contro chi ogni giorno lavora per rendere meno critica la situazione. Un caso per tutti.
Non mi sono mai sentito un previligiato e tanto meno raccomandato.
Eppure vi racconto questa storia che riguarda il Consolato Generale d`Italia in Vancouver, Canada.
Vivo da quasi un anno in Alberta per motivi familiari e recentemente un membro della nostra famiglia ha avuto necessità di rinnovare il passaporto.

Come prassi ci siamo rivolti al Console Onorario di Calgary che attualmente non e` operativo. La dottoressa Teresina M. Bontorin nominata Console Onorario nell`ottobre 2020, al momento si trova in Italia per motivi familiari e dovrebbe tornare alla fine di agosto. Questa chiusura forzata dell`ufficio consolare a Calgary, ha messo in grosse difficoltaà i cittadini italiani bisognosi dei servizi consolari.

Ho detto che la mia famiglia non ha mai chiesto favori e da buoni cittadini italiani residenti all`estero, abbiamo ottenuto sempre quel che ci spettava dalle autorità consolari.
Non potendo espletare le pratiche a Calgary, ci siamo rivolti al Consolato Generale di Vancouver, il quale nel giro di 12 ore chi ha risposto, invitandoci a fissare un appuntamento con l`ufficio consolare di Edmonton.
Per noi che abbiamo una certa età raggiungere Edmonton, ci avrebbe creato  non pochi disagi. Ma nel giro di 24 ore una mail dall`ufficio passaporti ci invitava di recarci a Calgary, per le impronte digitali e le formalità burocratiche.
Infatti il Console Generale di Vancouver per sopperire alle tante richieste inevase, aveva deciso di inviare l`addetto dell`ufficio passaporti in Vancouver nella città di Calgary avvalendosi delle strutture del  Calgary Italian Culture Center.
Alle 12 in punto di lunedi 26, siamo stati ricevuti dal funzionario e in meno di 10 minuti abbiamo espletate tutte le pratiche.

Ora attendiamo di ricevere il nuovo passaporto che dovrebbe essere pronto entro il 15 agosto.
La nostra è una storia che raccontiamo con piacere e ringraziamo il Console Generale di Vancouver dottor Fabio Messineo e il personale per la sensisibilita` nei confronti dei cittadini italiani residenti nella Cirscoscrizione Consolare di Vancouver.
Un esempio questo che dovrebbero seguire anche gli altri Consoli.
Anche se attaualmente la situazione dei servizi consolari per i nostri italiani all’estero può apparire disastrosa…con un po di buona volta` e quel pizzico di estro italiano, il tutto  può essere  risolto senza tanti incovenienti. E` una questione di buon senso
Complimenti dottor Messineo, immagino che quando è sotto pressione, fa leva alle  sue radici siciliane

Grazie e buon lavoro.

Tokyo 2020, Dell'Aquila oro nel Taekwondo 58 kg 'Dedicato a mio nonno lassù'
In finale ha battuto il tunisino Jendoubi per 16-12. Il presidente della Federazione Cito: 'Simbolo dell'Italia che riparte'. 'Ero certo che avrei vinto' ha detto l'azzurro
Vito Dell'Aquila ha vinto la medaglia d'oro nel taekwondo 58 kg a Tokyo 2020. In finale ha battuto il tunisino Jendoubi per 16-12 con una rimonta concretizzatasi negli ultimi secondi di gara. E' la prima medaglia d'oro dell'Italia alle Olimpiadi giapponesi. "Questo oro è dedicato a mio nonno, che non c'è più da un mese e stasera mi guardava da lassù: ero certo che avrei vinto": sono le prime parole di Vito Dell'Aquila, dopo aver vinto nel taekwondo il primo oro dell'Italia a Tokyo 2020.
E' festa all'esterno della palestra New Marzial di Mesagne (Brindisi) da dove proviene e dove si allena da quand'era bambino Vito Dell'Aquila, oro olimpico di Taekwondo a Tokyo 2000.
. La cifra tonda, forse, per qualcuno avrebbe meritato altri fasti. Ma non per lui, il presidente rigoroso, morigerato, ma amatissimo dai suoi cittadini. E' stata dunque torta in famiglia per Sergio Mattarella, il 12mo presidente della Repubblica italiana, che oggi compie 80 anni (è nato Palermo il 23 luglio del 1941) e che per l'occasione si è ritagliato qualche ora di relax per un pranzo con i tre figli, Laura, Bernardo Giorgio e Francesco, i loro consorti e i nipoti.
    Nessun altro amico o rappresentante istituzionale (anche in ossequio alle regole anti-Covid), seppur, va detto, nelle stanze uniche del Palazzo del Quirinale. Con la sorpresa del videomessaggio degli atleti azzurri impegnati alle Olimpiadi di Tokio.
    Poi a lavoro, tante sono le questioni sul tavolo. "Sono vecchio tra qualche mese potrò riposarmi", raccontava lui un paio di mesi fa agli alunni di una scuola di Roma. Ma sono tanti che invece vorrebbero un Mattarella Bis. A testimoniarlo anche lo squillo dei telefoni del Quirinale, che ha scandito la giornata per gli auguri e i tanti messaggi dal mondo della politica, della cultura, dello spettacolo o da semplici cittadini.
    Lo scorso anno l'hashtag #auguripresidente era subito diventato "trend topic" sui social con una valanga di post ai quali lo stesso Mattarella aveva risposto via twitter. Quest'anno il primo videomessaggio è arrivato dall'altra parte del mondo, con gli atelti azzurri riuniti al Villaggio olimpico di Tokyo prima della cerimonia di apertura dei Giochi e i portabandiera Elia Viviani e Jessica Rossi a intonare "tanti auguri a te".
    Poi uno dopo l'altro, ecco i messaggi più istituzionali, dai presidenti di Senato e Camera ,Elisabetta Casellati e Roberto Fico ( "La sua fiducia è sprone per noi tutti", dice Casellati; è il Garante della nostra Costituzione e dei suoi valori", scrive Fico; ), al Premier Mario Draghi, che proprio da Matteralla è stato chiamato a Palazzo Chigi lo scorso febbraio e che oggi definisce il Presidente "guida ferma e salda". C'è chi ne ricorda i più recenti trascorsi politici ("i grillini volevano metterlo sotto accusa", ricorda sarcastico Matteo Renzi) e chi si concede qualcosa in più, in nome di conoscenza di lunga data: una telefonata personale per Silvio Berlusconi, un telegramma con "auguri affettuosi" dall'amico Umberto Bossi.
    "Faro", "guida per tutti noi", "Padre degli italiani" e soprattutto "grazie", è il fiume di parole lasciato intanto dai cittadini sui social, tra chi ricorda il suo volto, in fila per ricevere il vaccino. O l'esultanza allo stadio di Wembley per la vittoria dell'Italia agli europei.

Cari amici,
In un momento difficile e complicato, iniziare un`avventura giornalistica on line, potrebbe sembrare un suicidio editoriale, ma l`impegno e la determinazione di un gruppo di giornalisti pronti a darci un mano, anzi due, ci ha consigliato di intraprendere questo percorso editoriale.
I giornali tradizionali, sono quasi
Vittorio Coco
Direttore Responsabile
tutti in crisi.
Le risorse pubblicitarie sono state drasticamente ridotte e anche le più prestgiose testate per coprire le ingenti spese, oltre a chiedere un abbonammento tradizionale, si rivoolgono al pubblico, con edizioni online a pagamento.
Noi non siamo un colosso della carta stampata, e, tanto meno abbiamo la pretesa di rimpiazzare la stampa cartacea, ma abbiamo dalla nostra parte tanti collaboratori, pronti a rimboccarsi le maniche e produrre un prodotto diverso.
Non abbiamo dalla nostra parte i grandi partiti, pronti a sostenere i giornali a loro vicini. Non riceviamo nessun sostegno economico da parte dello Stato.
L`unico sostegno lo receviamo da parte del lettore di notizie online.
Il nostro è un giornale libero aperto a tutti. Non siamo ne di destra ne di sinistra, siamo un giornale indipendente pronto a perorare la causa degli italiani al di fuori dell`Italia.
Se è vero che nel mondo ci sono quasi 60 milioni di oriundi è anche vero che i giornali tradizionali non hanno alcun interesse di parlare dei loro problemi, delle loro aspettative, delle loro aspirazioni.
Noi siamo nati per dare loro una voce forte e libera. Il nostro giornale possiamo paragonarlo a un megafono senza filtri e senza restrizioni. Abiamo scelto il motto: «Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo» (Evelyn Beatrice Hall, saggista conosciuta con lo pseudonimo di Stephen G. Tallentyre).
Tutti i nostri lettori, attraverso le pagine del giornale,  potranno esprimere, il  loro pensiero, libero e senza censura.
Con la speranza di avervi come lettori, ma soprattutto come amici liberi da ogni vincolo ideaologico, vi auguriamo  buona navigazione e se potete,  spargete, tra i vostri amici,  la voce del nuovo neonato: www.ilcittadinoitaliano.com
Vittorio Coco
R
IPRODUZIONE RISERVATA
The Guardian scrive il vero
Ecco un pezzo sulla finale del quotidiano di Londra, The Guardian
 Forse doveva essere così. L'Inghilterra ha abbattuto così tante barriere sotto Southgate, infranto così tanti tabù, ma questo era un ostacolo di troppo. Una squadra che ha regalato tanta gioia al Paese nell'ultimo mese non è riuscita a trovare la risposta e ha ceduto di fronte all'Italia grintosa, ribelle e talentuosa di Roberto Mancini. Si parlerà di sfortuna. Sarà impossibile non guardare indietro al rigore di Marcus Rashford che ha baciato il palo quando l'Inghilterra era in vantaggio ai rigori. Eppure ci saranno anche domande difficili a cui rispondere. Per Southgate, la prima finale dai Mondiali del 1966 non sarà sufficiente. Non ci possono essere scuse, nessun tentativo di dipingere i rigori come una lotteria quando la dura realtà è che l'Inghilterra era troppo cauta, troppo lenta per apportare modifiche e troppo disposta a sedersi sul suo esile vantaggio mentre l'Italia aumentava la pressione nel secondo tempo. Intorno alla mezz'ora, l'Italia ha messo insieme un lungo e sostenuto incantesimo di passaggi, ruotando abilmente la palla, trovando gli angoli, facendo correre i centrocampisti inglesi. Era un brutto segno. Ha iniziato a sembrare Mosca, la mente è tornata a Luka Modric e Ivan Rakitic che hanno portato via il gioco all'Inghilterra quando abbiamo perso la semifinale della Coppa del Mondo contro la Croazia nel 2018.  Trentaquattro partite di imbattibilità, e ora i campioni d'Europa. Chi avrebbe mai potuto immaginare uno scenario del genere quando Roberto Mancini ha assunto la guida tre anni fa? La sua prima partita è stata un'amichevole contro l'Arabia Saudita, che usava quella partita come preparazione per un Mondiale al quale l' Italia non si era qualificata. Mancini ha condotto l'Italia fuori da uno dei capitoli più oscuri della sua storia calcistica, regalando non solo risultati ma anche la gioia tanto necessaria. Gli italiani hanno adorato guardare questa squadra perché possono dire che la squadra si diverte a giocare insieme.
La Coppa Europea torna in Italia - Gli inglesi se ne facciano una ragione. Nella foto: Bonucci  sul prato di Wembley con la coppa
L'entusiasmo da solo, però, può solo portarti così lontano. L'Italia ha raggiunto la finale di Euro 2020 per il talento della rosa e perché Mancini ha trovato un sistema tattico che ne ha tirato fuori il meglio, un 4-3-3 che ha permesso a Jorginho e Marco Verratti di dettare il gioco dal centro, mentre giocatori come Insigne, Federico Chiesa e Berardi possono attaccare dalle stesse posizioni larghe in cui eccellono nelle loro squadre di club. A Wembley sembrava che quel sistema non funzionasse. Il gol iniziale dell'Inghilterra, insieme al passaggio di Gareth Southgate a una difesa a tre, ha inizialmente posto un problema che l'Italia non sapeva risolvere.  Mancini ha avuto fiducia nella sua panchina per cambiare la partita. E lo ha fatto. E' una catarsi per l'Italia dopo quella mancata qualificazione nel 2018 e anche per Mancini a Wembley. Non ha mai dimenticato la finale di Coppa dei Campioni persa da giocatore con la Sampdoria nel 1992. Quel demone ora è stato sconfitto, e meglio ancora, con i suoi ex compagni Gianluca Vialli e Attilio Lombardo al suo fianco nello staff dell'Italia.
Gli inglesi rifiutano la medaglia e dimostrano
che il fair play vale solo quando vincono loro
di Flavio Pagano
Un gesto inaspettato, ostile e lividamente antisportivo, ha guastato ieri sera la cerimonia di premiazione dell’Europeo, gettando un’ombra di mediocrità su una magnifica serata di sport. I giocatori dell’Inghilterra, infatti, insopportabilmente delusi dalla sconfitta subita ad opera di un’Italia irriducibile e volitiva, uno dopo l’altro, si sono tolti dal collo la medaglia d’argento che avevano appena ricevuto: un gesto davvero patetico al quale, per di più, gli atleti inglesi non sono nuovi.
Soltanto un paio d’anni fa, il due novembre del 2019, finalisti ai Mondiali di Rugby in Giappone, i Bianchi fecero esattamente la stessa cosa. Al momento della premiazione, ostentando disprezzo per quel secondo posto appena conquistato, si sfilarono stizzosamente la medaglia, come bambini capricciosi e viziati che non sanno perdere.
Un comportamento insensato, meschino che – unitamente ai fischi riservati all’Inno di Mameli – in fondo ha anche un po’ sinistramente evidenziato l’inconsistenza del bel gesto antirazzista del prepartita, quando tutti si sono inginocchiati in segno di rispetto per una giusta causa.
Alla base di tutto, probabilmente, il solito problema: un Ego ipertrofico. Il vizietto di sentirsi predestinati alla vittoria. Ai Mondiali di Rugby il Sudafrica schiantò l’Inghilterra per 32 a 12 (confermando del resto una storica superiorità) e ieri, a Wembley, un’Italia manovriera, tenace e pugnace, pur colpita dopo due minuti da quello che Chiellini ha definito “un cazzotto in faccia a freddo”, ha castigato gli aspiranti baronetti con la tortura più crudele: la sconfitta ai rigori.
Lo stadio è ammutolito  e non c’è stato un applauso per i vincitori. Ma la colpa, un po’, è anche nostra. Molti nostri media hanno involontariamente tirato la volata all’Inghilterra, implicitamente avallando il ruolo di favoriti dei nostri avversari.
Tutto il solito, decrepito repertorio è stato rispolverato: e allora daje con la storia dei maestri del calcio, del tempio del calcio, degli inventori del calcio… Ma perché gli italiani si appassionano solo alla Storia degli altri?
Se qualcuno ricorda che le radici del calcio rimontano al rinascimento italiano e, andando più indietro, all’harpastum degli antichi romani, lo definiamo un palloso passatista: ma poi ci beviamo a garganella tutta la più banale retorica di  
Albione. Per non parlare dei pecorecci gossip reali d’oltremanica, che imperversano ossessivamente persino nei nostri telegiornali di prima serata…
Aveva dunque ragione il buon Churchill quando proponeva per l’Italia, dopo il Secondo conflitto mondiale, un’amministrazione coloniale? Sarebbe stata l’onta suprema, per il Paese che aveva fondato l’Europa e adesso agonizzava fra le macerie di una guerra più folle che mai. Onta dalla quale ci salvò solo il veto americano.La verità è che il tanto celebrato fair play inglese, vale soltanto quando vincono. Allora è tutto un concerto di occhiolini e pacche sulle spalle, di “good match” rivolti agli avversari carichi d’ironia, e di sorrisi. Che si tratti di calciatori o di rugbisti (che il maistream vorrebbe votati per natura alla lealtà sportiva) il risultato non cambia: perdere sarà anche la vera apoteosi poetica degli eroi, ma è difficile da digerire.
La grande festa che doveva dimostrare al mondo la superiorità inglese in piena Brexit, con buona pace di Elisabetta e di Boris, l’abbiamo mandata a monte noi. E l’abbiamo fatto alla grande, col volo di una fatal parata del gigante stabiese Donnarumma (miglior giocatore del torneo), con la ferocia di Chiellini, con la stilettata mortale di Bonucci, con le folate micidiali di Chiesa, seminatore di panico fra le fila avversarie. Con il talento antico e la forza inossidabile di un gruppo che si è rivelato imbattibile.
In fondo, vedere gli inglesi rifiutare la medaglia d’argento, è stato un po’ come vedere Rockerduck mangiarsi il cappello dopo aver perso l’ennesima sfida con Paperon de Paperoni: e, diciamoci la verità, è stata una goduria immane.



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Italia:ecco tutte le date delle riaperture
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Attesi 39 milioni di turisti ma pesano finanze e Covid
Demoskopika, Puglia, Toscana e Sicilia le mete più gettonate. Con la prospettiva di ulteriori novità positive (su coprifuoco e non solo) dalla cabina di regia a Palazzo Chigi.
Ci sono oltre 2 milioni di italiani over 70 che non hanno ancora ricevuto la prima dose del vaccino. In base all'ultimo report del governo, aggiornato al 14 maggio, 519.666 ultra ottantenni  senza vaccino  
L`ITALIA QUASI GIALLA
SALVINI A GIUDIZIO P
LA CORSA DEL VACCINO
TURCHIA
DRAGHI IN LIBIA
ITALIA: VACCINI
*Italiani internati nel 1940
scuse da ripetersi 124.000 volte
Internati italiani nel famigerato Camp 3 di Petawawa
Meglio tardi che mai
Ma le scuse ufficiali alla comunita' italiana per come venne trattata dal 1940  al 1942 sarebbero dovute venire in tempi meno sospetti sia nei decenni passati sia nel prossimo futuro.
Il primo mistro Trudeau ha appena dichiarato che chiedera' ufficialmente scusa agli italiani del Canada il mese prossimo.
A maggio presumibilmente saranno indette le elezioni federali.
La tempistica induce a sospettare che dietro le scuse ci sia la necessita' di puntellare il partito la cui popolarita' non e' aiutata dalla gestione della pandemia.
Meglio tardi che mai, abbiamo detto.
Ma perche' i giapponesi hanno avuto le loro belle scuse ufficiali, e 300.000 (trecentomila) dollari, nel 1988 e noi niente?
I giapponesi internati nel 1940 furono 22.000 (ventiduemila).
Gli italiani dietro il filo spinato di Petawawa furono circa 600 (seicento) ma ad essere dichiarati e trattati da “nemici stranieri” furono 31.000 (trentunomila).
Trentunomila famiglie senza colui che mette il pane in tavola.
Trentunomila internati significa che all'incirca 124.000 italiani si trovarono con l'acqua alla gola, oggi benestanti, domani sul lastrico, trattati come cani in chiesa, o peggio.
Essere nemici stranieri significo' perdere lavoro, business, congelamento dei conti in banca, vivere giorno dopo giorno nelle ristrettezze materiali e nella ostilita' degli altri.
Perche' hanno aspettato 81 anni?
Perche' la mozione del deputato Angelo Iacono e' stata accetata e quelli di tanti altri no?
Anelo Iacono e' un deputato, sconosciuto ai piu', eletto nel distretto Alfred Pellan del Quebec.
Prima di lui la stessa mozione era stata inutilmente avanzata da gente del caucus, finanche ministri.
Le scuse, dunque premibilmente verranno (il dubbio e' legato alla belle abitudini che i politici hanno di rimangiarsi le promesse).
Ufficiali o no, non basteranno.
Per esserlo dovrebbero imitare il metodo delle maestre di una volta, le quali , allo scolaro duro di testa, facevano scrivere cento volte: perdonatemi ho sbagliato.
Le lavagne oggi non ci sono piu'.
Ma abbondano i social media.
Le scuse dobrebbero essere ripetute pubblicamente almeno 124.000 volte.
     Poi si voti seconda coscienza.
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Recovery, von der Leyen: 'Via libera a 191 miliardi.
Italia più forte per un'Europa più forte'. Draghi: 'Celebriamo l'alba della ripresa'
Conferenza stampa congiunta. Draghi: 'Spendere tutto con onestà. Vedo la volontà politica di fare le riforme'. La presidente Ue: 'Il Piano è ambizioso, l'Italia ha mostrato il significato della solidarietà.' "Vorrei ringraziare la presidente per essere qui con noi a Roma. La sua visita segna l'approvazione da parte della commissione del Pnrr.
La tregua in Medio Oriente ennesimo capitolo
È arrivata un mese fa, dopo la guerra la tregua tra Israele e Hamas, ma il processo di pace? Nuovamente, sembra allontanarsi in un futuro piano di incognite. La guerra è stata, in parte, dettata dalla politica interna di Israele. Lo scorso 7 maggio, l'attenzione era rivolta sul ballo del potere in cui l'ex Primo Ministro, Benjamin Netanyahu, accusato di corruzione, falliva nel suo ultimo tentativo di formare un governo. I partiti all'opposizione, di destra e sinistra insieme cercavano di formare un loro governo il quale, benché vi fossero idee e ideologie contrastanti, avesse come scopo principale estromettere Netanyahu a qualsiasi costo. Tuttavia costui era deciso a difendere la sua poltrona e il tentativo di espellere famiglie Palestinesi dalle loro case nel quartiere di Sheikh Jarach a Gerusalemme e di inserire coloni israeliani fu l'occasione perfetta per giustificare una rappresaglia contro i palestinesi che eventualmente provocò la dura reazione di Hamas.
   Come sia andato il conflitto è largamente documentato; le numerose vittime e le distruzioni che ha provocato hanno nuovamente sconvolto il Medio Oriente. Dopo numerosi giorni di guerra, si arriva a una tregua, senza in effetti cambiare nulla e senza un riconoscimento basilare dei diritti di proprietà dei palestinesi. Questo ci sembra anche il primo fondamentale passo perché il popolo palestinese, costretto ad una dura esistenza, acquisti piena autonomia politica e non sia, come è sempre stato, strumentalizzato da vari Paesi arabi per fini diversi dalla sua causa.
   La politica dei coloni è un fenomeno legato al ritorno degli ebrei in una terra ove molti di loro ci sono sempre stati. Tornare, tuttavia, non significa prepotenza verso le altre popolazioni del luogo; in ogni caso è un fenomeno diverso dall'essere popolo ebraico cui la comunità internazionale, nel 1948, ha riconosciuto la legittimità di avere uno Stato così come lo riconobbe, contestualmente, al popolo arabo che stava allora sotto i giordani nella Cisgiordania e gli egiziani a Gaza.
   La politica è idealità e concretezza. Possiamo sforzarci di comprendere tutto, ma ci è impossibile trovare una plausibile motivazione che giustifichi gli sfratti di famiglie palestinesi in base a documenti di due secoli orsono o in base di presunti diritti storici. Per le stesse ragioni anche le case abitate dai palestinesi, passate agli israeliani in seguito ai conflitti perduti, dovrebbero tornare agli eredi dei proprietari originari. Insomma, per costruire bisogna dare senso alle cose, quando questo non c'è, tutto può succedere e la guerra, magari in un'escalation di tensioni e di interessi geopolitici complessi, non si sa che piega possa prendere.
   Non ha senso richiamarsi alla pace se non si dà senso alle cose che realmente costruiscono i processi di pace e, quindi, di convivenza anche se difficile e complicata perché tutto non si può realizzare in un sol attimo, ma solo con la pazienza e la volontà di smussare con ragione i motivi per conflitti sempre più pericolosi e sempre più coinvolgenti larghe fasce di una zona molto delicata e a rischio permanente. Come quasi sempre l'Europa non batte colpo e gli Stati Uniti fingono che tutto sia stato risolto nel miglior modo possibile.
Giuseppe Cafiso
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Decreto che definisce le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali COVID-19 che faciliteranno la partecipazione ad eventi pubblici, l'accesso alle strutture sanitarie assistenziali (RSA) e gli spostamenti sul territorio nazionale. Con la firma del Dpcm - informa una nota - si realizzano le condizioni per l'operatività del Regolamento Ue sul "Green Pass", che a partire dal prossimo 1° luglio garantirà la piena interoperabilità delle certificazioni digitali di tutti i Paesi dell'Unione.
Sarà possibile ottenere una delle certificazioni verdi Covid 19 anche in farmacia.
Nicola Sparano Controsport: Italia bella cosi’ non si e’ mai vista
Comm'è bella 'a muntagna stanotte: bella accussì nun l'aggio vista maie!  
La montagna in questione sarebbe l'Italia mai bella come oggi.
Bella accussi' (cosi') non e' stata in Spagna e  nemmeno in Germania nel 2006.
Li' vincemmo il mondiale,  furono vittorie meritate, raggiunte grazie a cuore, grinta, determinazione e gioco sparagnino puro stile Made in Italy, difesa e contropiede, contro il quale sbatterono la coccia/cabeza prima Zico, poi la buonanima di Diego e quindi il caprone francese Zizou vi si incrino' le corna.
Oggi l'Italia ha cambiato  gioco e mentalita', non  fa le barricate, non aspetta, attacca con fluidita' e profitto visto le tre pere servite prima ai turchi (bye-bye)  e poi agli svizzeri.
Tutto merito di Mancio, of course. Il Ct marchigiano, dai e dai, ha costruito un piccolo capolavoro grazie ad una mossa che ora sembra semplice ed itelligente: far giocare gli Azzurri nel loro ruolo, non ha snaturato i compiti cercando soluzioni nuove e problematiche.
Dopo due partite tutti guardano a bocca aperta la nuova Italia.
Anche il teleparlatore irlandese di TSN si spertica in elogi, il che e' quantomeno strano visto che gli inglesi hanno sempre inzuppato la lingua nel veleno delle malignita' ogni volta che incrociavano l'Italia.
L'ex difensore irlandese, Kevin non mi ricordo come fa di cognome, ha giustamente detto che Mancini ha creato un grande gruppo che si dispone sapientemente in ogni zona del campo.
Lo stesso Kevin ha comunque precisato piu' di una volta che l'Italia e' forte anche se non ha individualita' di spicco.
Ma questo tizio Insigne lo ha visto o no?
Meglio di Lorenzo in questi mondiali ci sono, forse, soltanto  Ronaldo e Mbappe'.
In ogni caso, come ben sappiamo tutti, una sola rondine non fa primavera, nel calcio ci vuole un “gruppo” affiatato con le gambe forti ed il cervello fino, se poi c'e anche il fuoriclasse...
E' troppo presto per cantare vittoria, ma sognare si puo'.
Perche' il Mancio e' anche intelligente nella gestione dei suoi uomini.
Quando i tre punti erano in cassaforte ne ha sostituiti quattro, facendo risparmiare energie ad elementi importati che sarviranno come il pane nelle partite da dentro e fuori.
L'Italia e' gia' qualificata, la partita con il Galles serve soltano per conservare il primo posto del gruppo.
Tale primo posto significherebbe dover affrontare una delle due ripescate nei 16.mi di finale che al momento potrebbe essere chiunque.
Un passo alla volta comunque.
Godiamoci le vittorie e la consapevolezza di avere una gran bella Italia.
BRAVI AZZURRI, FORZA ITALIA
Pare che l’effetto pandemico abbia colpito anche i Comites, se non altro per la grande attenzione  ad essi rivolta da parte degli addetti ai lavori vertente sul loro rinnovo o meno. Piu‘ che del rinnovo dei Comites, che, a voler essere obiettivi e pragmatici, sin dal loro insediamento hanno solo confermato di essere degli organismi sterili e inutili,  non essendo capaci di dare le dovute risposte alle varie  esigenze della collettivita’,  si dovrebbe , dopo questa lunga ed improduttiva esperienza, parlare o di una loro totale eliminazione o di una loro effettiva e rivoluzionaria riforma .E’ inutile  speculare adoperandosi  per tenere in vita un paziente in via terminale. Infatti il loro rinnovo o meno e’ solo oggetto di speculazioni di parte.
Le loro argomentazioni addotte al riguardo sono solo strumentali e pretestuose , siano che avallino la necessita’ di allargare la platea dei partecipanti  al voto , come se l’allargamento della platea fosse sicuro e garante di un maggiore effecienza del loro funzionamento e quindi di superamento delle  carenze dimostrate, sia a causa della pandemia . E’ come dire, al riguardo, che la scarsa partecipazione al voto nelle tornate elettorali precedenti  fosse dovuto all’esistenza di un virus invisibile che serpeggiava gia’ allora tra coloro che erano stati invitati alla partecipazione al voto per il loro rinnovo.
A rigore di logica, considerando  che sono state avanzate delle proposte di riforma , non e’ il caso di chiedersi a che serva  questa frenetica e inutile disputa o confronto sulla necessita’ di questo rinnovamento?
Penso che, a patto che non si vogliano conservare posizioni di potere o di interesse, personale  o di natura politica, o semplici posizioni per esigenze narcisistiche,   si possa essere tutti consapevoli della necessita’ di non  prorogare questo inutile andazzo  che , nella sostanza, al di la’ della pura facciata,  rende questi organismi obsoleti.  Penso che proprio  i loro sostenitori o chi ha creduto in loro debbano riconoscere la necessita’ di lavorare   per la identificazione e costruzione di un nuovo  strumento che sappia venire incontro  ad una  collettivita’ i cui  bisogni vanno letti e soddisfatti in un’ottica diversa rispetto al modo come ci si e’ posti finora,  adeguando , appunto, gli strumenti  ed avvalendosi  di esponenti che per conoscenza,  cultura e capacita’ sappiano rappresentarla  ed adoperarsi effettivamente .
La settimana scorsa sono stati scoperti i resti di 215 bambini nella ex-proprietà della Kamloops Indian Residentioal School del British Columbia, uno dei quali aveva solo tre anni. Bambini presi dalle loro famiglie e che morirono senza che nessuno dei familiari ne sapesse qualcosa e la cui morte non fu mai comunicata dagli adulti che vi lavoravano.
Questa orribile notizia ha scosso non solo il Canada ma ha fatto il giro del mondo nei giornali internazionali… uno scandalo di enorme proporzione. Ma sebbene la scoperta di bambini seppelliti di nascosto sia sensazionale, non dovrebbe sorprendere se si è, anche superficialmente, a conoscenza della storia di abusi subiti e delle sofferenze dei sopravvissuti delle numerose scuole residenziali per bambini e ragazzi nativi. Tanti di loro hanno per anni condiviso le loro tragiche storie di bambini che sparivano improvvisamente, di altri che avevano visto morire e che alcuni di essi furono costretti a seppellire. Ma pochi ascoltavano e nessuno ha mai agito.
Moltissimi in tutto il Canada sono dispiaciuti e in lutto per quei bambini deceduti e per tanti altri che non tornarono mai a casa loro. Bambini e ragazzi che furono tolti dalle loro famiglie a causa di una politica governativa coloniale e fondamentalmente discriminatoria. In questi giorni, tutte i gruppi nativi (Nations) stanno commemorando la perdita dei bambini e il governo canadese ha promesso di finanziare ricerche di bambini deceduti in tutte le scuole residenziali. Molti altri non nativi hanno dimostrato la loro indignazione per la scoperta fatta nella ex scuola residenziale e sono in solidarietà con il popolo indigeno.
Le scuole residenziali furono stabilite dal governo canadese in varie parti del Canada più di centotrenta anni fa con lo scopo specifico di eradicare le varie culture, lingue e comunità native e di favorire una totale assimilazione dei popoli indigeni nella cultura dominante europea. Circa 150,000 di bambini, strappati dalle loro famiglie, furono mandati in scuole residenziali amministrate da Ordini Religiosi cattolici e da altre denominazioni protestanti dove subirono abusi fisici e sessuali, spesso erano malnutriti e non adeguatamente curati quando si ammalavano. Benché l'ultima scuola residenziale fu chiusa nel 1996 (solo 25 anni fa!), il trauma intergenerazionale, la perdita linguistica e culturale e la discriminazione sistematica contro i popoli nativi continuano fino a tempi presenti.
Infatti, i bambini dei gruppi Metìs, Inuit e First Nations sono la maggior parte di coloro che ricevono assistenza sociale ed economica. I bambini dei medesimi gruppi ricevono per capita meno fondi che altri bambini per la loro istruzione e sanità. Ragazze indigene sono molto spesso vittime di violenze fisiche e sessuali e molte volte vittime di razzismo quando a contatto con le forze dell'ordine e con il personale sanitario.
Nel frattempo, si attendono dichiarazioni e scuse da parte di rappresentanti delle Chiese Cattolica e Protestante che avevano in mano l'educazione e il benessere dei bambini e ragazzi per oltre cento anni. Il primo ministro Trudeau ha affermato di essere deluso che non siano stati ancora dichiarazioni ufficiali da parte di vescovi e prelati del Canada. Molti canadesi hanno richiesto scuse ufficiali da Papa Francesco.
Da parte del governo federale e da tutti i partiti dell'opposizione vi sono stati reazioni d'indegno e orrore per la scoperta dei resti umani. Il governo ha finalmente rilasciato i fondi per attuare ulteriori ricerche nelle proprietà di tutte le ex scuole residenziali sparse in tutto il Canada, qualcosa che i gruppi nativi richiedevano da anni. È ovvio che vi sono delle serie responsabilità da parte di tutti i politici a cominciare dal governo di John A. MacDonald che iniziò il programma di separazione e assimilazione dei bambini indigeni oltre 130 anni fa e che fu perpetuato per decenni dai vari governi che si susseguirono fino al 1996. Attualmente, nonostante Trudeau ha ripetuto varie volte di sostenere i diritti dei popoli nativi, ha spesso trascurato di migliorare le condizioni di vita in tutte le comunità native e di attuare un vero programma di giustizia economica e sociale.
Indubbiamente vi saranno altre orribili scoperte e insieme a quella di Kamloops saranno una macchia perenne della storia canadese e sarà difficile perpetrare il mito di un Canada paladino dei diritti umani a livello internazionale. La sola soluzione sarà quella di finalmente attuare una politica equa e di riconciliazione, sperando che tutti i politici abbiano a cuore un vero rinnovamento economico, sociale e culturale a livello nazionale per tutti i canadesi, nativi inclusi.

La forza inarrestabile
 dei social newtwork
di Vittorio Coco
A volte riproporre una foto scattata da Grace (Fusillo) Lombardi nel centro comunicazioni della Chin Radio and tv international, nel giorno dei festeggiamenti per il mio 80mo compleanno e dopo quasi 50 anni di servizio, emoziona non poco. Era anche il mio ultimo giorno di lavoro, presso l`azienda della famiglia Lombardi.La foto venne postata sull`acount Facebook della Chin. Ieri  senza nessun motivo l`ho ripostata sul mio account ed ho ricevuto quasi trecento messaggi augurali. Un record senza precedenti.

Gli 80 anni celebrati  nel mio  ultimo giorno di  lavoro alla CHIN RADIO AND TV
E` ovvio quando si ricevono centinaia di messaggi augurali, il nostro cuore si riempie di gioia e amore. In questa particolare occasione,, l`affetto dimostrato da amici, colleghi, radioascoltatori e telespetttori. testimonia che se nella vita, si semina bene, il raccolto e` quasi assicurato, mai scontato. Le amicizie si coltivano e nel tempo si moltiplicano, triplicano e a volte quelle persone che in un primo tempo erano soltanto ascoltarori e telespettatori dei miei programmi, sono diventati  amici per una vita. E` dunque con grande umilita` e senso di appartenenza alla grande famiglia degli ascoltatori e telespettatori che negli anni mi ha accompagato quotidianamente in questa bellissima avventura giornalistica che desidero ringraziare dal profondo del mio cuore. Per costruire amicizie ci vuole pazienza rispetto e umanita` e forse io non ho avuto questi tre requisiti, ma ho fatto tutto quello che era possibile per guadagnarmi il rispetto e amicizia. Grazie davvero per il vostro affetto.
Battaglia a Gerusalemme, Hamas lancia razzi sulla città
La Mezzaluna Rossa: '278 i manifestanti feriti'. La casa Bianca preoccupata per l'escalation di violenza. Netanyahu: 'Hamas ha varcato una linea rossa'. Ue: 'Stop immediato violenze a Gerusalemme e a Gaza'
      La battaglia sulla Spianata delle Moschee si è trasformata in scontro aperto con Gaza dopo l'ultimatum di Hamas a Israele. Allo scadere dell'ora indicata, le 18, sono stati 150 i razzi lanciati da Gaza verso il territorio dello stato ebraico, riferiscono i media.
E' il nuovo bilancio reso noto dal portavoce militare. Di questi - ha aggiunto - decine sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. "Si è trattato di una risposta - ha rivendicato Hamas - all'aggressione e ai crimini contro la Città Santa e alle prevaricazioni contro il nostro popolo nel rione di Sheikh Jarrah e nella moschea al-Aqsa".
Immediata la risposta di Israele che ha colpito a Gaza uccidendo, secondo il portavoce militare, tre miliziani. Mentre il ministero della Sanità di Hamas a Gaza ha parlato di 20 persone uccise nel nord della Striscia, fra cui 9 minorenni. L'esercito israeliano non ha confermato.
Tel Aviv e varie altre cittadine limitrofe, tra cui Rishon Lezion e Ramat Gan, hanno aperto i rifugi pubblici antimissile a causa dello scontro con Gaza e delle possibilità dell'arrivo di razzi. La decisione è stata presa alla luce delle recenti istruzioni dell'esercito.
L'esercito israeliano ha intrapreso "un'ondata di attacchi contro obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza", ha fatto sapere in serata il portavoce militare. Al tempo stesso hanno ripreso a suonare le sirene allarme antimissile ad
Ashkelon e nelle zone israeliane attorno alla Striscia.
E sono ripresi gli scontri tra manifestanti palestinesi e polizia israeliana alla Porta di Damasco. Segnalati anche - secondo i media - tafferugli alla Spianata delle Moschee.
"Il significativo aumento della violenza nella Cisgiordania occupata, a Gerusalemme Est e a Gaza e dintorni, deve cessare immediatamente. Il lancio di razzi da Gaza contro le popolazioni civili in Israele è del tutto inaccettabile e alimenta dinamiche di escalation". Così il portavoce del servizio di azione esterna della Ue. "Tutti i leader hanno la responsabilità di agire contro gli estremisti. Lo status quo dei luoghi sacri deve essere pienamente rispettato.- prosegue - Ribadiamo il nostro appello alle parti a impegnarsi per ridurre l'escalation. Occorre prevenire in via prioritaria ulteriori vittime civili".
Saraya al-Quds, l'ala militare della Jihad islamica, ha rivendicato il lancio di 30 razzi verso Israele. Un suo portavoce ha aggiunto di aver anche sparato un razzo anticarro Kornet contro un "veicolo militare" israeliano che si trovava in prossimità della linea di demarcazione. In Israele è stato confermato il lancio del razzo "che però ha colpito un veicolo civile, e non militare". Il conducente si è salvato. Al risuonare delle sirene per l'arrivo dei razzi, la polizia ha evacuato il Muro del Pianto.
Intanto l'amministrazione Biden ha espresso serie preoccupazioni per l'escalation delle violenze, ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky, aggiungendo che gli Usa condannano i lanci di razzi sulla città. Anche il segretario di Stato americano Antony Blinken ha lanciato un appello a israeliani e palestinesi per una de-escalation della situazione.
"Hamas ha varcato una linea rossa" ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu. "Israele colpirà con grande potenza, non tolleriamo attacchi al nostro territorio, alla nostra capitale, ai nostri cittadini e ai nostri soldati. Chi ci attacca pagherà un duro prezzo". La battaglia in corso "per lo spirito di Gerusalemme" è "la lotta secolare tra tolleranza e intolleranza, fra violenza selvaggia e mantenimento di ordine e legge", aveva detto in mattinata Netanyahu. "Elementi che ci vogliono espropriare dei nostri diritti, ci spingono periodicamente ad erigerci con una posizione forte come sta facendo adesso la polizia che appoggiamo. Solo la sovranità israeliana consente la libertà di culto per tutti". "Le immagini dei mass media mondiali sono distorte e falsificano la situazione: la verità alla fine prevarrà".
Hamas aveva dato tempo ad Israele "fino alle 18 (le 17 in Italia) per far uscire i suoi soldati e i suoi coloni dalla Moschea Al Aqsa e dal rione di Sheikh Jarrah e di rilasciare chi è stato arrestato in questi giorni", aveva detto il portavoce dell'ala militare di Hamas Abu Odeiba aggiungendo: "Siete stati avvertiti".
"Quanto avviene nella Moschea al-Aqsa è una vera strage e un crimine di guerra. Facciamo appello al nostro popolo affinchè scenda nelle strade ed affronti l'occupante", affermava in mattinata sul sito di Hamas il suo portavoce Sami Abu Zuhri. "Questi crimini avranno conseguenze". "Una aggressione criminale", aveva scritto su Twitter l'esponente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Hussein al-Sheikh. "L'Anp - ha aggiunto - sta valutando tutte le possibilità per rispondere a questa aggressione criminale contro i luoghi santi e i residenti".
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha "espresso la sua profonda preoccupazione per le continue violenze nella Gerusalemme est occupata, nonché per i possibili sgomberi di famiglie palestinesi dalle loro case nei quartieri di Sheikh Jarrah e Silwan". In una nota del portavoce ha "esortato Israele a cessare le demolizioni e gli sfratti, in linea con i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario". "Le autorità israeliane - si legge ancora nella nota - devono esercitare la massima moderazione e rispettare il diritto alla libertà di riunione pacifica". "Tutti i leader hanno la responsabilità di agire contro gli estremisti e di pronunciarsi contro gli atti di violenza e istigazione", prosegue la nota. Guterres ha esortato anche a "mantenere e rispettare lo status quo nei luoghi santi", oltre a ribadire "il suo impegno, anche attraverso il Quartetto per il Medio Oriente, a sostenere palestinesi e israeliani nella risoluzione del conflitto sulla base delle pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e degli accordi bilaterali"

Nissoli (FI): Ribadisco, come chiesto l’anno scorso in una lettera al Ministro Di Maio, l’importanza di una adeguata informazione in vista delle elezioni dei Comites.

Pineapple (10 maggio 2021) - “Il 3 dicembre prossimo si terranno le elezioni dei Comites, organismi di rappresentanza delle Comunità italiane che vengono eletti in base alle Circoscrizioni consolari. Per poter votare è necessario che i cittadini italiani, iscritti all’Aire e quindi residenti in forma permanente all'estero, esprimano in anticipo la volontà di farlo al fine di essere inseriti nell’elenco degli elettori: la cosiddetta “opzione inversa”. È, quindi, di vitale importanza promuovere una adeguata informazione sul territorio e nelle realtà sociali di questi connazionali, affinchè possano esercitare il loro diritto di voto in piena consapevolezza. Già nell’agosto scorso, avevo inviato una lettera al Ministro Di Maio nella quale sottolineavo che l’Amministrazione dello Stato deve adoperarsi, anche verso i cittadini italiani residenti all’estero, per permettere loro un pieno esercizio dei diritti politici e l’espressione delle loro posizioni attraverso il voto, anche grazie ad una adeguata campagna informativa. Infatti, molti concittadini, nonostante il plico elettorale inviato a casa, non sono a conoscenza della possibilità di esercitare questo loro diritto fondamentale e base della democrazia, trascurando, così, questa possibilità, proprio perché non adeguatamente informati. Ribadisco, pertanto, la necessità che il Maeci si attivi affinché si realizzi una campagna informativa verso le Comunità italiane all’estero su questi temi. I Comites sono un importante organismo di rappresentanza, ma per ben rappresentare le Comunità è necessario allargare la partecipazione e fare in modo che siano espressione, la più ampia possibile, della Comunità italiana all’estero. Una informazione tempestiva, ovvero immediata, garantirebbe entro dicembre di raggiungere e sensibilizzare tutti i connazionali iscritti all’Aire e rendere le elezioni dei Comites un grande “momento di democrazia” partecipativa delle nostre Comunità all’estero. Auspico che il Governo si attivi il prima possibile!”. Lo ha dichiarato l’on. Fucsia Nissoli Fitzgerald, deputata di Forza Italia eletta in Nord e Centro America.

Covid: 5.080 positivi, 198 vittime

Pineapple Sono 5.080 i positivi al test del coronavirus in Italia in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Domenica erano stati 8.292. Sono invece 198 le vittime in un giorno, in aumento rispetto alle 139 del giorno prima. In totale i casi dall'inizio dell'epidemia sono 4.116.287, i morti 123.031. I dimessi ed i guariti hanno raggiunto quota 3.619.586, con un aumento di 15.063 unità in 24 ore. Gli attualmente positivi sono 373.670, in calo di 10.184. Sono 130.000 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati in 24 ore in Italia. Domenica i test erano stati 226.006. Il tasso di positività è del 3,9%, in aumento rispetto al 3,7%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia sono 2.158, in calo di 34 unità nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 80. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 15.427 persone (7 in più di ieri). Continua a calare, a livello nazionale, il numero delle terapie intensive occupate da pazienti Covid, attestandosi al 24%, ben 6 punti sotto la soglia critica del 30%. Tornano quindi al valore di metà febbraio, ovvero prima dell'effetto della terza ondata pandemica. Solo 3 regioni, inoltre, superano tale soglia oltre la quale diventa difficile la presa in carico di malati non Covid: Lombardia, Toscana e Puglia. Lo mostrano i dati dell'Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas), relativi alla giornata del 9 maggio. Due settimane fa le terapie intensive Covid erano al 30% e 7 le regioni oltre questo valore. Inoltra cala ancora, attestandosi al 25%, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid-19 nei reparti ospedalieri ordinari, restando quindi ben al di sotto della soglia di allerta del 40% individuata dal Ministero della Salute. Secondo i dati Agenas, tale valore era pari 32% lo scorso 27 aprile e al 28% lo scorso 25 maggio. Questo, nel dettaglio, è ora il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari nelle varie Regioni e Province autonome: Abruzzo (15% intensive, 20% reparti ordinari); Basilicata (13%, 30%); Calabria (22%, 42%); Campania (19%, 31%); Emilia Romagna (25%, 20%); Friuli Venezia Giulia (12%, 12%); Lazio (28%, 29%); Liguria (28%, 24%); Lombardia (35%, 27%); Marche (28%, 27%); Molise (13%, 12%); PA di Bolzano (10%, 11%); PA di Trento (20%, 11%); Piemonte (25%, 29%); Puglia (33%, 39%); Sardegna (19%, 18%); Sicilia (16%, 25%); Toscana (35%, 22%); Umbria (18%, 20%); Valle d'Aosta (30%, 14%); Veneto (13%, 12%).

Libia: mitragliati tre pescherecci italiani, ferito un comandante

Pineapple .I guardia coste libici sparano verso i pescherecci italiani al largo della Tripolitania. Nel corso dell’incidente è rimasto ferito ad un braccio il comandante del peschereccio Aliseo. Le notizie sono ancora molto confuse e necessitano di verifica. Se però fosse vero che i Guardia Coste libici hanno utilizzato la barca Obari, donata e assistita dall’Italia negli ultimi anni nel contesto del programma di impegno comune nella lotta all’immigrazione clandestina, per sparare contro i pescherecci allora è evidente che le relazioni italo-libiche subirebbero un colpo grave. Cosa sappiamo Al momento ciò che abbiamo potuto appurare è che una mezza dozzina di pescherecci, la maggioranza facente capo al porto di Mazara Del Vallo, si trovavano a circa 35 miglia dal porto di Al Khums quando sono stati avvicinati dalla guardia costiera libica. Da Tripoli i loro comandi negano vi siano stati spari contro i navigli italiani. I comandi della Marina Militare italiana raccontano che la fregata Libeccio, impegnata nell’operazione Mare Sicuro, «è intervenuta nelle prime ore pomeridiane per assistere in particolare 3 pescherecci italiani (Artemide, Aliseo e Nuovo Cosimo) intenti in attività di pesca nelle acque della Tripolitania all’interno della zona definita dal Comitato di Coordinamento Interministeriale per la Sicurezza dei Trasporti “ad alto rischio”». Il comunicato specifica che l’intervento si è reso necessario a causa della presenza della Guardia Costiera libica in rapido avvicinamento. Dalla Libeccio è subito partito un elicottero, il quale ha preso contatto radio con gli equipaggi dei pescherecci. Sul luogo è poi giunto anche un velivolo di ricognizione militare P-72. Secondo fonti libiche, sarebbero in corso trattative tra l’ambasciata italiana a Tripoli e le autorità locali. Va aggiunto che i contatti sono facilitati dalle buone relazioni tra il governo italiano e quello nuovo di unità nazionale a Tripoli. Una situazione dunque diversa dalla crisi che si venne a creare con Khalifa Haftar in Cirenaica l’autunno scorso con il lungo sequestro di due pescherecci e 18 marinai.

Usa a favore revoca protezioni brevetti su vaccini

Pineapple Gli Usa hanno annunciato di essere a favore della revoca delle protezioni della proprieta' intellettuale per i vaccini anti Covid, per accelerare la produzione e la distribuzione delle dosi nel mondo. "Si tratta di una crisi sanitaria mondiale e le circostanze straordinarie della pandemia invocano misure straordinarie", ha spiegato la rappresentante Usa per il commercio Katherine Tai in un comunicato, precisando che Washington partecipa "attivamente" ai negoziati in corso al Wto. "L'amministrazione crede fermamente alle protezioni della proprieta' intellettuale ma per mettere fine a questa pandemia sostiene la revoca di certe protezioni per i vaccini anti Covid-19", ha sottolineato Tai. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki aveva anticipato che Joe Biden era a favore di questa revoca e lo stesso Biden ha detto che ne parlera' nelle prossime ore. La decisione degli Stati Uniti di sospendere i brevetti dei vaccini anti-Covid è "deludente". E' quanto sostiene l'Ifpma, la Federazione internazionale delle aziende farmaceutiche con sede a Ginevra. "Siamo totalmente in linea con l'obiettivo che i vaccini siano rapidamente e equamente distribuiti nel mondo. Ma come abbiamo ripetuto più volte, una sospensione è la risposta semplice ma sbagliata a un problema complesso", si legge in un comunicato.

Trump sfida Facebook e Twitter e lancia la sua piattaforma

Pineapple Donald Trump lancia la sua piattaforma social dopo essere stato bandito da Twitter e Facebook. D'ora in poi i sostenitori potranno comunicare con l'ex presidente ed essere informati in tempo reale sulle sue posizioni e attività tramite il sito chiamato 'From the Desk of Donald J. Trump', dove saranno caricati anche video e comunicati. I supporter, una volta creato un account, potranno ricevere notifiche ogni volta che Trump posta un messaggio, con una modalità simile a quanto accade con altri social media. Presente anche un tasto con cui poter condividere i messaggi di Trump su Facebook e Twitter. Trump è stato estromesso da Facebook e Twitter, che hanno cancellato il suo account dopo i sanguinosi fatti dello scorso 6 gennaio, quando i sostenitori dell'ex presidente hanno assaltato la sede del Congresso americano. Un'azione che, per molti, è stata istigata da Trump che poco prima aveva tenuto un comizio di fuoco. Per questo l'ex presidente è stato sottoposto a un secondo impeachment dal quale però è stato ancora una volta assolto. Una decisione dei vertici di Facebook è poi attesa nelle prossime ore: dovranno stabilire se riammettere Trump sulla propria piattaforma o prolungare il divieto. Twitter ha invece indicato finora come il suo bando nei confronti dell'ex presidente sia permanente..

Afghanistan: inizia formalmente ritiro ultime truppe Usa Terminerà l'11 settembre

Pineapple Gli Stati Uniti iniziano ufficialmente oggi il ritiro dei loro ultimi soldati dall'Afghanistan, che una volta completato segnerà per gli Usa la fine di una guerra di 20 anni ma aprirà un periodo di grande incertezza per un Paese asiatico sotto la crescente influenza dei talebani. Secondo i funzionari americani in Afghanistan, il processo di ritiro è già iniziato nei giorni scorsi e la data del 1 maggio è soprattutto simbolica. Questa infatti la scadenza scelta durante l'accordo siglato nel febbraio 2020 a Doha, in Qatar, con i talebani dall'ex amministrazione di Donald Trump, a conferma di tale ritiro. In questi giorni il cielo sopra Kabul e la vicina base aerea di Bagram si è riempito più del solito di elicotteri americani, incaricati di preparare questa grande dipartenza che terminerà entro l'11 settembre, data del 20mo anniversario degli attentati del 2001. Gli alleati della Nato hanno iniziato giovedì il ritiro dei contingenti dell'operazione 'Sostegno risoluto', che deve essere effettuato in modo coordinato con gli americani. Il presidente Joe Biden aveva confermato a metà aprile la partenza dei 2.500 soldati ancora presenti in Afghanistan.

Grillo: la rabbia dei genitori della ragazza, video gira tra amici come trofeo

Pineapple "Abbiamo appreso che frammenti di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto. Confidiamo nel fatto che tutto questo fango sarà spazzato via facendo emergere la verità. Abbiamo dato mandato al nostro legale di agire in sede giudiziaria contro tutti coloro che a qualsiasi titolo partecipano a questo deplorevole tiro al bersaglio". Così - attraverso il loro legale Giulia Bongiorno - i genitori della studentessa presunta vittima di stupro, che secondo le accuse sarebbe stato compiuto da Ciro Grillo e altri amici. "Non è facile rimanere in silenzio davanti alle falsità che si continuano a scrivere e a dire sul conto di nostra figlia, aggiungendo dolore al dolore: il nostro e il suo - aggiungono i genitori della ragazza - D'altro canto, sarebbe fin troppo facile smentirle sulla base di numerosi atti processuali che sconfessano certe arbitrarie ricostruzioni e che, per ovvie ragioni, non possono essere resi pubblici"

Accordo sul coprifuoco, sarà rivisto a metà maggio

Pineapple Fumata bianca nella maggioranza sul coprifuoco: a maggio ci sarà un 'tagliando' sui limiti imposti dal decreto riaperture in base all'andamento di contagi e campagna vaccinale: se i numeri saranno favorevoli potrebbe saltare il 'tutti a casa' entro le 22. Così l'ordine del giorno votato alla Camera da tutte le forze che sostengono il Governo, anche dalla Lega dunque. L'obiettivo è quello di disinnescare il testo presentato da FdI che invece impegnava il Governo "a disporre, nei provvedimenti di prossima emanazione, l'abolizione del coprifuoco". Il lungo lavoro di mediazione condotto dal ministro Federico D'Incà ha portato così il risultato. La maggioranza, si legge nel documento condiviso dalle forze che la compongono, impegna il Governo a valutare a maggio, "sulla base dell'andamento del quadro epidemiologico oltre che dell'avanzamento della campagna vaccinale, l'aggiornamento delle decisioni prese" con l'ultimo decreto sulle aperture, "anche rivedendo i limiti temporali di lavoro e spostamento", ovvero l'orario del coprifuoco. L'ordine del giorno è stato scritto pesando attentamente i termini per tenere dentro sia gli aperturisti che i rigoristi della maggioranza. D'Incà ha sentito anche il premier Mario Draghi. Alla fine Matteo Salvini esprime soddisfazione per "una scelta comune che fino a ieri sembrava impossibile, invece ci abbiamo messo tutta la buona volontà". Ed intesta - tra le critiche del Pd - la 'vittoria' al centrodestra di Governo: "grazie all'impegno di Lega e Forza Italia, il Governo ha accettato di rivedere la posizione sul coprifuoco". Non ci sta FdI, che rifiuta di riformulare il suo odg. "il coprifuoco - tuona Giorgia Meloni - è una misura illegittima, inutile, devasta le imprese e massacrerà il turismo. Chiediamo che venga abolito e non accetto la riformulazione". L'Aula poi respinge il documento di Fratelli d'Italia con 48 favorevoli, 233 contrari e 8 astenuti: Fi e Lega non hanno votato. Alla 'crociata' contro il limite delle 22 oggi si unisce un altro esponente della maggioranza, Matteo Renzi. "E' ovvio - secondo il leader di Iv - che vada rivisto il coprifuoco delle 22. Lo sanno tutti e privatamente lo dicono tutti: così non ha senso. Dunque, nei prossimi giorni andrà tolto o l'orario prolungato". Per l'ex premier "regalare questa battaglia a Salvini, a mio giudizio, è un errore politico di quelle forze di maggioranza che, sognando, immaginano un Papeete 2. Pensano, cioè, che - provocandolo sul coprifuoco - Salvini cada nel tranello e reagisca d'impulso, uscendo dalla maggioranza. Ma Salvini non ci pensa neppure, la lezione dell'estate 2019 gli è bastata e avanzata". Posizione analoga dal senatore Pd Andrea Marcucci. "Sono - afferma - ampiamente favorevole a mitigare e poi a superare il coprifuoco, a partire da metà maggio sulla base dei dati epidemiologici. Non vogliamo tenere Italia chiusa, per questo non servono strumentalizzazioni di Salvini".

Burkina Faso: 'giustiziati' i tre europei

Pineapple I due giornalisti spagnoli e il reporter l'irlandese morti in Burkina Faso sono stati "giustiziati": lo ha riferito una fonte della sicurezza di alto rango. "I corpi dei tre espatriati (due spagnoli e un irlandese) sono stati trovati senza vita. In un audio, i presunti autori rivendicano di essere del 'Jnim' e affermano di aver ucciso tre 'bianchi', sequestrato due veicoli, diverse motociclette e armi", scrive in un tweet l'accreditato account "Sahel Security Alerts" che monitora la situazione della sicurezza nell'area del Liptako-Gourma con particolare attenzione proprio al Burkina Faso. L'attacco era stato sferrato contro una pattuglia anti-bracconaggio, con la quale si trovavano formatori e giornalisti occidentali.

COVID: 13.158 POSITIVI, 217 VITTIME

Pineapple Sono 13.158 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 13.817. Sono invece 217 le vittime in un giorno (ieri 322). Sono 2.862 i pazienti ricoveri in terapia intensiva per Covid in Italia, in calo di 32 unità rispetto a ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, sono stati 114 (ieri 143). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 20.662 persone, in calo di 309 rispetto a ieri. Sono 239.482 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri i test erano stati 320.780. Il tasso di positività è del 5,5%, in aumento rispetto al 4,3% di ieri..

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Vertice leader mondiali sul clima: Biden raddoppierà l'obiettivo Usa
Ue ridurrà emissioni di almeno il 55% entro il 2030
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden raddoppierà l'obiettivo degli Usa sul clima con un taglio delle emissioni fra il 50 e il 52% entro il 2030.
     L'annuncio oggi in occasione del summit sul clima convocato dal presidente Joe Biden nel Giornata della Terra con un video che mostra gli effetti del cambiamento climatico. Nel corso dei lavori sono attesi, fra gli altri, gli interventi di Papa Francesco e del premier Mario Draghi READ MORE
Covid, Ontario prolunga lockdown e chiude i confini
A casa se non per necessità fino a 19 maggio o 500 euro di multa
Niagara Falls, Ontario Canada
(ANSA) - OTTAWA, 17 APR - La provincia più popolosa del Canada, l'Ontario, ha esteso il lockdown implementando misure più severe per combattere il Covid.19, chiudendo i confini nazionali e vietando i viaggi non necessari. Lo ha annunciato il governatore Doug Ford dopo che la provincia di 14 milioni di persone ha registrato ieri 4.812 nuovi casi, un record, e 25 morti.
 "Il ritmo della nostra fornitura di vaccini non ha tenuto il passo con la diffusione delle nuove varianti Covid", ha detto, "siamo in affanno, ma se insistiamo e restiamo con i nervi saldi, possiamo ribaltare la situazione. Siamo a terra, ma non sconfitti".
 Ford ha esteso il lockdown, in vigore dall'8 aprile, di altre due settimane rispetto al previsto, fino al 19 maggio, e ha ordinato ai residenti di uscire di casa solo per stretta necessità pena multe pari a 750 dollari canadesi (circa 500 euro).
Il governo provinciale sta anche chiudendo i cantieri non essenziali, limitando le riunioni all'aperto solo ai membri della famiglia e un'altra persona e vietando gli sport all'aria aperta come il golf e il basket. Sta anche limitando la capacità di attività commerciali essenziali, come farmacie o supermercati, al 25%, matrimoni, funerali e cerimonie religiose a 10 persone.
I confini con il Quebec e Manitoba saranno chiusi ai viaggi non essenziali a partire da lunedì. Il Quebec, la seconda provincia più popolosa del Canada, ha seguito l'esempio annunciando la chiusura del suo confine comune con l'Ontario.
Migranti: Oim, naufragio al largo della Tunisia, 50 dispersi. Il barcone era partito domenica da Zwara, in Libia. Un altro naufragio si sarebbe verificato nel Mediterraneo, con almeno 50 Continua a leggere
Netanyahu a Merkel, da Hamas doppio crimine di guerra. Premier ringrazia  la cancelliera.."Hamas sta conducendo un doppio crimine di guerra: lancia razzi sulla popolazione civile e usa i suoi cittadini come scudi numan..." Continua a leggere
Covid: in Brasile 786 morti e 30 mila contagi in 24 ore. Il bilancio totale sale a 436.537 vittime e 15,6 milioni di casi. Il Brasile ha registrato 786 morti di Covid-19 e 29.916 contagi nelle ultime 24 ore.
E' necessario avviare nuove indagini per scoprire le origini del virus SarsCoV2 perché quelle fatte finora non hanno portato a certezze: capire come sia emerso il nuovo virus responsabile della pandemia di Covid-19

Sudan: a Parigi conferenza con Biden, Macron, Di Maio .A quanto si apprende il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, su delega del Presidente del Consiglio, i sarà a Parigi per..Continua a leggere
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RICARDO MERLO
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Vedo la luce della speranza in fondo al tunnel
Essere anziani ha i suoi rischi, ma anche i previlegi.
Dopo un anno rinchiusi in casa, in attesa che la scienza ci venisse in iauto, posso dire che oggi alle 11.50 mst, ho intravisto la luce in fondo al tunnel.
Una giovane donna del dipartimento del ministero della salute, mi ha dato il benvenuto nel cavernoso City Centre di Ardie in Alberta.
Le autorità sanitarie dell`Alberta, hanno requisito questo Centro Comunitario, vicino l`austrada Deerfoot, e lo hanno allestito in un centro di vaccinazione.
Una quindicina di banchi, con i vaccini Pfizer and BioNTech, computer, fiale e siringhe passano per le mani gentili e sapienti di infermiere e medici. Dopo una breve conversazione, sul mio stato di salute generale e i probabili effetti collaterali  del vaccino,  l`infermiera, inserisce la siringa nella piccola fiala del vaccino  Pfizer and BioNTech. Guardando gli occhi della giovane donna (il viso è coperto dalla mascherina chirurgica), mi chiede di avvicinare a lei,  il mio braccio sinistro. ''mi raccomando lasciati andare, - dice Sonia (uso un nome di fantasia per proteggere la sua privacy) - più morbido il braccio, più facile fare entrare   il vaccino anticovid19 nelle tue vene".
Con dolcezza mi passa un pò di spirito sul braccio, e dopo un istante tutto è finito. L`infermiera è talmente brava che non sento neanche  la punta della siringa.
"Tutto fatto"- dice sottovoce la donna.
Il primo miracolo si è avverato.
La seconda dose del vaccino è prevista per il 13 aprile.
Se tutto andrà come previsto fra un mese e mezzo potrò essere liberato dal  male del secolo
Processo Floyd, l'agente Chauvin condannato per omicidio
Il processo per la morte di George Floyd a Minneapolis si è concluso con un verdetto di condanna per omicidio l'ex agente di polizia Derek Chauvin. L'ex agente è stato riconosciuto colpevole di tutti i capi d'accusa. Il verdetto della giuria è arrivato dopo una giornata di camera di consiglio.
Biden.  "LE PROVE sono schiaccianti". Joe Biden ha commentato così l'attesa per il verdetto del processo Floyd, a cui l'America guarda con grande interesse. A margine di un incontro, il Presidente ha detto di "pregare perché il verdetto sia un verdetto giusto", e ha spiegato come la famiglia Floyd chieda "pace e tranquillità, qualunque il verdetto sia".
In Usa i nuovi francobolli sul caffè parlano italiano
Sono quattro diversi e costano 55 cent
 L'associazione tra il caffè, con le sue varianti, e la lingua italiana sembra essersi ormai consolidata negli Stati Uniti.
 In questi giorni il servizio postale statunitense ha infatti distribuito (in libretti da 20 esemplari) quattro diversi francobolli dedicati al caffè e validi 'forever' (cioè anche in caso di cambiamento della tariffa postale).
 Attualmente costano 55 cent ma l'aspetto più rilevante sono le scritte che rimandano esplicitamente alla lingua italiana: vi campeggiano infatti, in uno stile art-decò, le scritte CAFFELATTE, ESPRESSO, CAPPUCCINO e CAFFE' MOCHA. A segnalarlo è il sito filatelico italiano 'Vaccarinews'.

.*Scusa mamma non riesco ancora a farti sotterrare
 I corpi di due donne morte, non per Covid, rispettivamente il 9 gennaio e l'8 marzo, sono ancora in attesa di esssere tumulate.
In Italia accade anche questo.
"Scusa mamma se non riesco ancora a farti tumulare". Oggi in giro per Roma sono apparsi alcuni cartelli: non una pubblicità, ma un urlo di dolore e disperazione. Si presume che il figlio di una signora defunta abbia deciso di comprare questo spazio a pagamento per protestare contro l'imperdonabile gestione dei cimiteri capitolini. Le famiglie che in questo periodo hanno un lutto, oltre a subire la perdita del proprio caro, si ritrovano a vivere un "girone infernale". Bisogna attendere per tutto: per far cremare, per tumulare i resti ossei e le ceneri. E così alcuni parenti si ritrovano a dover custodire in casa l'urna per mesi, aspettando che Ama li contatti.
 «Mia mamma e mia zia sono morte non di Covid, mia madre di infarto e mia zia di vecchiaia, ma non ho mai potuto vederle. E ancora oggi non ho potuto neanche portare loro un fiore. Sono al deposito del cimitero Flaminio-Prima Porta, mia madre dall’8 marzo e mia zia dal 9 gennaio».
«Il cimitero non tumula più, ci sono centinaia di bare in attesa - denuncia Oberdan - Non so perché, ma i feretri restano lì per mesi e nessuno si occupa della sepoltura. Ci sono tantissime persone che stanno aspettando di poter dire addio ai loro cari, persone come me. Io volevo farmi portavoce di questa cosa». Poi aggiunge: «Volevo trovare anche un modo per salutare mia madre, per dirle addio. Ha cresciuto 5 figli, non posso permettere che la sua dignità non venga rispettata». E allora ha deciso di salutarla così, con questo messaggio di amore, dolore e denuncia.
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M5s: Casaleggio,diventare partito non è la direzione giusta
"Penso che non sia la direzione giusta che il M5s diventi un partito, con un'organizzazione dell'altro secolo". Lo dice il presidente dell'associazione
di  Rousseau Davide Casaleggio intervistato a Lucia Annunziata a Mezz'ora
in più su Rai3."Mio padre ha
sempre pensato al M5s come Movimento ben diverso a dall'organizzazione di partito del Novecento. Non si può pensare a un'organizzazione funzionale e a un'organizzazione dell'altro secolo è cosnon più di attualità.
 Forse non sono più di attualità neanche i movimenti. Oggi si pensa a una platform society", afferma.
Nel M5s "c'è un grande dibattito su tante tematiche politiche ed è giusto che ci sia. Altra questione è entrare nel merito delle regole e mettere in difficoltà finanziaria Rousseau per mettere sul tavolo il terzo mandato o la democrazia dal basso o altre regole fondamentali del M5s", aggiunge Casaleggio. "Spero che non sia così ma a pensar male si fa peccato ma..., come diceva Andreotti", sottolinea.

L’ex commissario all’emergenza Covid
Domenico Arcuri, indagato dalla Procura di Roma
L’ex commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri – secondo quanto anticipato dal quotidiano La Verità – sarebbe stato iscritto sul registro degli indagati della Procura della Repubblica di Roma per peculato. L’accusa sarebbe contenuta nel fascicolo sulle forniture di mascherine cinesi. Il 24 febbraio scorso, per l’arrivo in Italia di una parte di queste mascherine
 senza certificazione, c’erano stati un arresto e quattro misure interdittivà

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